L'ESAME MEDICO-LEGALE PER L'ACCERTAMENTO DELL'AVVENUTA CONGIUNZIONE CARNALE AI FINI DELL'ART. 519 c.p.

Accertamenti medico-legali nel caso di delitti sessuali. Le indagini giudiziarie in tema di violenza carnale si svolgono normalmente in tre direzioni:

a) sul luogo nel quale è avvenuto il fatto, che può essere una località aperta o un ambiente chiuso;

b) sulla vittima che si dichiara aggredita e violentata;

c) sul presunto colpevole.

Sopralluogo giudiziario. Si dovranno ricercare macchie di sperma, sangue o peli su biancheria, altri oggetti o sulla vittima; rilevare le impronte digitali nell'ambiente; reperire sostanze ad azione afrodisiaca, stupefacente, narcotica o antifecondativa; individuare i segni lasciati dalla colluttazione e dalla reazione difensiva della vittima; raccogliere resti di indumenti stracciati, bavagli, lacci od oggetti di specifico significato sessuologico.

In caso di morte della vittima occorre cercare sul suo corpo, oltre ai segni delle lesioni mortali, quelle del delitto sessuale, le tracce di secreto spermatico e peli sulla cute ed un tutte le cavità.

Diagnostica dei delitti sessuali sulla vittima.

Anamnesi. Una breve anamnesi generale serve soprattutto a mettere a suo agio l'esaminando. L'interrogatorio su come si sono svolti i fatti consente di verificare concordanze o discordanze con i risultati dell'istruttoria e mette in luce particolari utili per dedurre le modalità della violenza e le sue conseguenze. Lo studio del comportamento dell'esaminando in questa fase ne permette di inquadrarne il carattere, la moralità, l'emotività, la ritrosia o la sfrontatezza, permette di giudicare lo sviluppo mentale ed eventualmente la necessità di un esame psichico approfondito per diagnosticare l'esistenza di una malattia mentale che condizionasse un'inferiorità psichica, oppure se residuano turbe psichiche importanti. Può aiutare inoltre a mettere in luce una simulazione di violenza, condotta fino al punto da procurarsi ecchimosi e graffiature.

Se è possibile, l'esame delle vesti della vittima permette di riconoscere strappi di allacciature, asportazione di bottoni, lacerazioni indicative di una lotta. Potranno portare tracce organiche del colpevole o della vittima, quali sangue, sperma, peli, capelli, saliva ed altre secrezioni.

Esame obiettivo. Si deve verificare se lo sviluppo somatico sia tale da consentire un'efficace resistenza all'aggressore, quindi si ricercano le lesioni somatiche accertandose sono riferibili all'epoca in cui il reato fu consumato.

a) lesioni da costrizione: possono essere ecchimosi e graffi al viso, al collo, agli arti superiori, al torace, dovute a manovre di immobilizzazione, sulla faccia interna delle cosce da divaricazione delle stesse, ma anche più gravi, da corpi contundenti, nel tentativo di stordire la vittima o vincerne la resistenza.

b) lesione da eccitazione sessuale, quali ecchimosi da suzione, ecchimosi digitali da palpamento, ferite da morso.

c) lesioni da perversione sessuale, quali percosse o flagellazioni.

d) lesioni da tortura, come tagli, pizzicotti, ustioni da sigaretta, ecc.

e) lesioni da congiunzione carnale:

1. deflorazione - Consiste nella rottura dell'imene durante il primo coito completo. L'imene presenta spesso delle incisure congenite che ne interessano il bordo senza arrivare alla base d'impianto, le rotture da deflorazione sono profonde, e distribuite solo nella metà posteriore, si mettono bene in evidenza stirandolo anteriormente con adeguato strumentario o premendo anteriormente durante esplorazione rettale.

Le lesioni recenti comportano tumefazione, arrossamento, ecchimosi e modesto sanguinamento, ma già dalla terza giornata cominciano a ripararsi, completandosi il processo in 8-10 giorni.

Sono possibili deflorazioni senza coito e viceversa coiti senza deflorazioni per particolare elasticità della membrana.

2. Lesioni da coito violento - Nella donna adulta si producono ecchimosi ed escoriazioni sulla mucosa del vestibolo o sulle grandi e piccole labbra. Se il coito, anzichè violento è abusivo, la normale lubrificazione evita lesioni dei genitali.

Se il fatto è molto recente si possono repertare tracce di sperma in vagina, peli vulvari; è sempre opportuno prelevare campioni di secrezione vulvo-vaginale per esami di laboratorio.

Nella bambina stuprata le lesioni sono molto profonde e gravi, possono interessare la vulva, la vagina, il perineo, il retto, la vescica o i fornici vaginali; frequenti le complicanze emorragiche o infettive, anche mortali. Altre volte l'atto sessuale di un adulto con bambine si limita al coito vestibolare, in questo caso i residui di sperma si possono trovare intorno ai genitali o sulle vesti.

L'uso di falli artificiali o di altri corpi estranei può portare a lacerazioni della mucosa vulvo vaginale o rettale anche in donne adulte (atti di libidine violenta).

3. Lesioni da coito anale - Lo sfintere anale contratto offre notevole resistenza alla penetrazione, per cui sono frequenti ecchimosi escoriate della mucosa rettale, rottura di vasi emorroidari o addirittura lacerazioni dello sfintere. Le lesioni più superficiali riparano in pochi giorni. Lo sperma viene eliminato alla prima evacuazione spontanea dell'ampolla rettale.

4. Lesioni da coito orale. La vittima è in genere ridotta all'impotenza psichica, per cui asseconda l'aggressore, questo ha il duplice effetto di evitare lesioni orali alla vittima e genitali all'aggressore. Lo sperma può essere deglutito o sputato, nonostante la pulizia orale è possibile rinvenire spermatozoi nella saliva se il prelievo è effettuato entro alcune ore dalla violenza.

5. Lesioni da rapporti carnali ripetuti - Nella violenza carnale continuata si potranno riscontrare lesioni ecchimotiche o ferite in stadi evolutivi diversi, soprattutto per manovre sadiche da parte dell'aggressore, poichè in genere dopo la prima violenza subentra uno stato di apatia e di passività che non permette ulteriori tentativi di resistenza.

Indagini sull'autore della violenza. L'esame del presunto colpevole ha lo scopo di accertarne le tendenze sessuali, le condizioni mentali e fisiche, la forza muscolare, l'idoneità al coito. Talvolta si rilevano lesioni lasciate sul suo corpo dalla reazione della vittima.

Un tempo la violenza carnale era un delitto compiuto da una sola persona; oggi invece assume sempre più le caratteristiche di un crimine di gruppo.